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Testimonianze

Due testimonianze sull'RDI dal sito del Connections Center. In qualità di padre di un bambino nello spettro, credo davvero che l’RDI sia uno strumento che ha migliorato la mia relazione con lui. Ho acquisito una migliore comprensione e accettazione dei suoi limiti e del ritmo con cui progredisce. Capire come impara nel modo migliore, gli ostacoli che i bambini con ASD devono affrontare e sapere che ci sono cose che posso fare per aiutarlo fanno davvero sentire ad un genitore, specialmente ad un papà, di potercela fare, di avere davvero delle possibilità. Per esempio, sapere come mettere in evidenza delle informazioni o emozioni per attirare la sua attenzione e aumentare il suo interesse in quello che stiamo facendo, ci ha permesso di aumentare il tempo che trascorriamo facendo cose insieme. A sua volta questo ha permesso di ampliare i suoi interessi in ciò che chiamo “roba da uomini”, come usare il tosaerba, lavorare insieme con gli attrezzi per riparare le cose e far parte di un gruppo Scout.

A volte i progressi che ha fatto con l’RDI mi colgono di sorpresa. E’ fantastico vedere quando interagisce con un pari o usa una funzione o una abilità che non gli avevo visto usare prima, e capisco che è una funzione o una abilità RDI su cui abbiamo lavorato. Non posso fare a meno di sentirmi orgoglioso e pensare che è un altro esempio di come l’RDI sta davvero facendo una differenza nella sua vita. La cosa più fantastica dell’RDI è imparare come relazionarsi nel modo migliore con il vostro bambino. Quando avete masterizzato questo, è molto più facile sedersi e rilassarsi, e divertirvi con vostro figlio.– Maurice D., Brookfield, CT

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Essendo professionisti medici, mio marito ed io siamo fin troppo consapevoli dei limiti della scienza medica. Quello che abbiamo letto sulle terapie per l’autismo non era incoraggiante. Siamo anche coscienti del pericolo di perdere di vista l’obiettivo mentre si seguono i trattamenti. Per questo abbiamo cercato di tenere a mente che Kenneth sarebbe dovuto essere più felice e naturale possibile, che non avrebbe dovuto essere sovraccaricato con una valanga di trattamenti, e che doveva svilupparsi secondo i suoi tempi. In una Singapore veloce, orientata al successo e uniformata, l’ultimo obiettivo è molto più difficile di quanto pensiate.

Sono ormai 9 mesi e, miseria, che bei momenti che stiamo avendo. Di base, il programma RDI ci obbliga a trascorrere del tempo insieme. E, sappiate bene, si tratta di tempo trascorso interagendo, non lavorando. Rivedere i video mi rende molto più consapevole delle sottili correnti che ci sono sotto le mie interazioni con lui. Ho una nuova comprensione di mio figlio e viceversa. Il suo livello di fiducia in me è aumentato. E Kenneth? E’ ancora un bambino felice. Ma ha aggiunto più dimensioni alla sua personalità: ha imparato a parlare con frasi, a mostrare attenzione per gli altri, è in grado di parlare di eventi che sono successi in precedenza. Recentemente ha scoperto che le parole in Mandarino che ha imparato hanno un equivalente in Inglese e mi ha mostrato eccitato la sua nuova scoperta. Non so se sono più felice della sua conoscenza accademica o del fatto cheha voluto condividerla con me. Ovviamente è ancora un “work in progress”, come tutti noi.

E cosa farò dopo un anno? Nessuna indecisione: continuerò a fare quello che funziona.– Hui and Mark Boon, Singapore (Bimal Rai/Consultant)

http://www.rdiconnect.com/pages/Parent-Testimonials.aspx

 

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