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ABA vs RDI

ABA
In genere con l’ABA i genitori assumono uno staff che lavori con il proprio bambino. Questi terapisti lavorano con il bambino in momenti programmati di terapia. Se i genitori lavorano con il loro bambino, hanno bisogno di stabilire un momento collaterale di terapia e di solito è richiesta una stanza per fare terapia.

RDI
L’RDI è un programma incentrato sui genitori e non è portato avanti generalmente in “momenti specifici di terapia”. L’RDI è considerato un programma “stile di vita” perché invece di aggiungere ore di terapia alla giornata già piena e caotica tipica di un genitore, viene incorporato in ciò che i genitori fanno o vogliono fare nella loro giornata normale. L’RDI può essere fatto in qualsiasi posto fuori o dentro casa, anche se in genere, almeno all’inizio, sarebbe meglio togliere dall’ambiente tutte le distrazioni non necessarie possibili, in modo che la relazione tra bambino e genitore diventi il punto centrale, e infine non sono richieste stanze o ambienti speciali.

Genitori come terapisti contro Genitori come guide

ABA
In base al programma ABA, i genitori possono ricevere o non ricevere un training parentale. Assumendo che lo ricevano, comunque, il training consiste nell’insegnare ai genitori come essere i terapisti del proprio bambino. Vengono loro insegnati i principi del comportamentismo, come l’estinzione, il rinforzo, il concatenamento, il modellamento, il prompting, etc. Viene insegnato loro ad interagire con il loro bambino nel modo in cui farebbe un terapista.

RDI
I genitori sono le prime persone che aiuteranno il loro bambino a cambiare e non devono assumere un ruolo da terapisti, ma mantenere il loro ruolo come genitori. Il ruolo di qualsiasi genitore, sia che abbia un bambino con ASD sia che abbia un bambino NT, è di guidare la loro crescita cognitiva. L’RDI non chiede al genitore di cambiare dal lavoro di un genitore tipico, ma è il rallentamento dell’intero processo che permette al bambino di affrontare nuovamente i livelli di sviluppo che gli mancano. Il ruolo di un consulente RDI è di aiutare i genitori nel ri-stabilire un sistema affidabile di feedback, come quello tra i bambini neurotipici e i loro genitori.
In alcune circostanze, i bambini possono avere altre guide oltre ai genitori. Queste persone sono chiamate “ampliatori” perché “ampliano” il lavoro che viene fatto dai genitori. Un esempio è la necessità di un ampliatore quando il bambino va a scuola. Un bambino a scuola avrà bisogno di un ampliatore per aiutarlo a creare un ambiente che non vada incontro solo alle necessità accademiche e di gestione della classe, ma che assicuri che il bambino abbia le opportunità di inserire anche i propri obiettivi di sviluppo.

Pensiero statico contro Pensiero dinamico

ABA
Il modo in cui l’ABA è strutturato promuove il pensiero statico, a cui potete pensare come ad un pensiero “in bianco e nero”. Ci sono risposte corrette e risposte sbagliate e ci sono comportamenti appropriati e comportamenti inappropriati. Questo tipo di insegnamento in realtà funziona molto bene per le persone con ASD, e permette di insegnare loro abilità statiche, visto che il cervello ASD è molto bravo nell’apprendere regole di “bianco o nero”, sequenze di istruzioni e risposte. Questo però rinforza i percorsi neurologici statici nel cervello e quindi gli individui nello spettro diventano rigidi e inflessibili nel loro pensiero e non sviluppano l’abilità di pensare dinamicamente o di capire che i problemi della vita reale, nella maggior parte dei casi, non hanno risposte “bianche o nere”, ma tendono a ricadere per lo più in quelle che vengono chiamate “aree grigie”.
L’ABA cerca di generalizzare le risposte “bianche e nere” verso le aree grigie, ma questo è spesso difficile perché i percorsi statici che creano sono difficili da cambiare. Un bambino a cui si è insegnato a rispondere “Sto bene” alla domanda “Come stai?”, se poi si cerca di generalizzare la risposta in “Bene” o “Tutto ok”, può farlo, ma spesso rimpiazza la risposta “Sto bene” con una delle altre, pensando che ora “Bene” è la risposta giusta, invece di usare “Sto bene”, “Bene” e “Tutto ok” in modo intercambiabile, come si sperava.

RDI
Visto che l’RDI non è un programma basato sulle abilità, non mette la stessa enfasi sulle risposte “corrette”. E’ focalizzato maggiormente sullo sviluppo delle funzioni dinamiche del cervello e sullo sviluppo dell’abilità della persona con ASD di pensare come le sue guide. Quindi, per esempio, se pensate alla domanda “Qual è il posto giusto per una scatola di cereali?”, la persona con ASD impara, con l’aiuto della sua guida, che ci sono molti posti “corretti” per la scatola di cereali, anche se alcuni possono essere migliori e altri peggiori. E’ in tutte queste esperienze con una guida che la persona con ASD scoprirà come fare scelte “abbastanza buone” per risolvere problemi “delle aree grigie”.

Mancanza di abilità contro Lacune evolutive

ABA
L’ABA inizia determinando quali abilità mancano ad un bambino e poi insegnando queste abilità. Per esempio, se un bambino non indica e non etichetta oggetti, viene inserito un programma “Etichette”. In modo analogo, se un bambino non taglia una linea, si inserisce un programma “Tagliare”. Qualsiasi sia l’abilità mancante, si creerà un programma per insegnare quell’abilità.

RDI
L’RDI non è contro le abilità, perché ognuno deve imparare come si chiamano gli oggetti nell’ambiente e come si taglia. Però l’RDI segue lo sviluppo tipico per determinare gli obiettivi appropriati da un punto di vista dello sviluppo per ogni individuo nello spettro. Se una persona è in grado di recuperare le pietre miliari evolutive che mancano, sarà poi più facile recuperare anche le abilità, mentre non è vero il contrario. Essere in grado di tagliare non garantisce che sarete in grado di capire la prospettiva di un’altra persona.
Qui di seguito riporto una lista delle pietre miliari evolutive fondamentali dalla nascita ai 5 anni. Quello che spero notiate è che queste non sono “abilità” che l’ABA insegna o che possono essere insegnate con un approccio di acquisizione di abilità. Queste sono pietre miliari evolutive e nessuna quantità di abilità potrà rimpiazzare o compensare per queste fondamenta dello sviluppo. Queste sono le basi su cui si costruisce un significativo sviluppo cognitivo, comunicativo, sociale e comportamentale.

  1. Imparare che le azioni possono essere coordinate con gli altri, ma non controllate da loro; e che coordinare le azioni con gli altri è meglio che agire da soli.

  2. Riparare interruzioni in coordinazione con i partner.

  3. Interpretare e usare comunicazione non verbale per avere scambi significativi con i partner, comprese espressioni facciali, gesti e voce

  4. Comunicare con i partner soprattutto per scambiare esperienze e per imparare come gli altri interpretino il mondo

  5. Monitorare le interazioni per assicurarsi che i partner abbiano capito cosa si sta comunicando

  6. Essere felici di stare con partner che cambiano le loro azioni e le loro routines; non fare sempre le stesse cose di continuo

  7. Fare a turno in modo appropriato e al momento corretto in una vasta gamma di interazioni.

  8. Capire che la percezione dipende dalla posizione e dalle esperienze di una persona

  9. Riconoscere che tutti possono avere differenti percezioni sullo stesso oggetto o evento, e che tutte le percezioni sono ugualmente importanti

  10. Far finta da solo con un partner, e coordinare la propria immaginazione con l’immaginazione del partner

  11. Capire che l’amicizia è consensuale, riconoscere le somiglianze e le differenze degli altri e desiderare di essere gradito e accettato.

  12. Sviluppare più di una soluzione ad un problema, e più di un modo per affrontare un compito

  13. Pensare alle proprie azioni prima di farle, e determinare quali azioni sono appropriate per il momento presente

  14. Capire i dispetti, offerte di aiuto e livelli di accordo

  15. Interpretare accuratamente quando gli altri sono tristi e regolare il livello di emozione in base a differenti esperienze

  16. Affrontare le transizioni con poca preparazione

  17. Ricordare come compiere routines e compiti familiari

  18. Usare la conoscenza di conseguenze negative per regolare il comportamento

  19. Essere orgogliosi di portare a termine compiti difficili

  20. Capire e regolare le proprie emozioni in base alle situazioni presenti e riconoscere che gli altri possono avere reazioni simili o differenti ad un evento in base alle loro esperienze personali.

Istruire contro Favorire opportunità

ABA
Visto che l’ABA è un programma comportamentale e si focalizza sull’acquisizione di abilità e sul cambiare il comportamento, la chiave è “fare in modo” che il bambino impari un nuovo comportamento o smetta di fare un comportamento inappropriato. Ci sono molti metodi a disposizione di un terapista ABA per fare in modo che questo accada, come rinforzi e prompt.

RDI
L’obiettivo dell’RDI è che il bambino faccia le sue scoperte e progredisca in modo da “riempire” le lacune evolutive. Il punto fondamentale non è “fare in modo” che il bambino faccia qualcosa. Questo non significa che il bambino può scegliere di allontanarsi dal genitore, significa solo che il genitore non può fare in modo che il bambino impari qualcosa, ma può preparare il terreno perché avvenga l’apprendimento. Il punto fondamentale è fornire opportunità al bambino per fare delle scoperte. Allo stesso tempo, i genitori forniscono il giusto livello di sostegno e di sfida. L’obiettivo qui è che il bambino impari a pensare, non semplicemente che attui un comportamento. Ci possono essere volte in cui il bambino non scopre o impara qualcosa di nuovo perché non si può “obbligare” qualcuno ad imparare qualcosa, ma attraverso le ripetute opportunità presentate dai genitori ci sono sempre più possibilità che avvengano le scoperte.

Disturbo comportamentale contro Ipoconnettività del cervello

ABA
L’ABA classifica l’autismo come un disturbo comportamentale e viene trattato come tale, aumentando la frequenza di alcuni comportamenti e diminuendo la frequenza di altri.

RDI
L’RDI classifica l’autismo come un disturbo neurologico che si manifesta in una ipoconnettività del cervello. Per questo, l’ipoconnettività viene trattata aiutando la persona con ASD a sviluppare quelle aree non connesse del cervello, costruendo nuove connessione attraverso interazioni ben coreografata tra bambino e genitori.

 

Buon ABA/Cattivo ABA

Alcune persone dicono che coloro che non vedono o non hanno visto cambiamenti con i loro bambini non avevano un buon programma ABA. Parlando da un punto di vista personale, io ero una FANTASTICA terapista ABA e ho video che lo provano. Il problema in se stesso non sono i terapisti, è la terapia. L’ABA fa quello per cui è nata … cambia il comportamento. Non è stata progettata per favorire il pensiero dinamico, la memoria episodica, il pensiero flessibile, la soluzione di problemi o per ripercorrere i livelli evolutivi che mancano. Per questo, la disputa “buon ABA contro cattivo ABA” ha poco senso perché ha i suoi limiti e può fare soltanto quello per cui è stata progettata.

Vecchio ABA/Nuovo ABA

Alcune persone dicono che c’è differenza tra vecchio ABA e nuovo ABA. Il vecchio ABA usava discrete trials, il nuovo ABA non lo fa. Il vecchio ABA era fatto in una stanza per la terapia, il nuovo ABA è fatto nell’ambiente naturale. Il punto però è che sia il vecchio che il nuovo ABA sono basati sul lavoro di Skinner. Il lavoro di Skinner non è cambiato e neanche le INTENZIONI dell’ABA. Anche se il metodo di insegnamento cambia o dove l’ABA viene svolto cambia, l’intento non è cambiato. L’intento è ancora aumentare o diminuire la possibilità che si verifichi un comportamento. Ancora non si focalizza su cognizione o pensiero.

 

Chrissy Poulton MA (ABA)

Consulente RDI® Certificata
Core Assets
814 Jackson Ave
Lindenwold, NJ 08021

uriousmindsbc.com/assets/2/.../Therapy_Comparison_ABA_and_RDI.pdf

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