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L'obiettivo dei genitori

Obiettivo per i genitori: credete nella vostra capacità di dare al vostro bambino quello di cui ha bisogno.

In questo “obiettivo per i genitori”, prenderemo in considerazione un fenomeno comune nelle famiglie con un bambino affetto da ASD (Disturbo dello Spettro Autistico): la graduale privazione del potere dei genitori.

Come ha sottolineato Steve Gutstein, l’autismo fa sentire tutti incompetenti. Certamente, i bambini con ASD si sentono incompetenti perché il disturbo fa sì che il loro cervello sia in svantaggio (paragonato a quello dei bambini normali) nel percepire quali informazioni siano importanti da processare e nel processare quelle informazioni velocemente e in maniera completa. Ma i disturbi dello spettro autistico possono anche far sentire incompetenti gli adulti che stanno cercando di aiutare questi bambini, perché è molto difficile capire come aiutarli. Una delle più grandi tragedie nell’ASD è la perdita graduale della normale relazione tra genitori e il loro bambini ASD che può avvenire quando i genitori sentono che non riescono a “connettersi” con loro e iniziano a sentirsi senza aiuto e senza speranza.

Ci sono molti fattori che possono esercitare un’influenza negative o deteriorare una normale relazione genitore-bambino nell’autismo: solo per dirne alcuni, lo shock di aver ricevuto un diagnosi di ASD, depressione (lunga o cronica) dopo aver ricevuto la diagnosi, ansia o paura incontrollata, amici o altri membri della famiglia che sono scarsamente informati, colpa, preoccupazione nel trovare una “causa” o la responsabilità di quanto accaduto, riferimenti con buone intenzioni ma inefficaci a certi tipi di programmi riabilitativi o a professionisti, eccessivo affidamento ad esperti esterni e gli effetti nel tempo di troppi tentativi insoddisfacenti, deprimenti o non di successo di interagire con, coinvolgere o comunque trascorrere del tempo di qualità con un bambino ASD. Quasi tutte le famiglie ASD passano attraverso un mix di alcuni di questi fattori e quasi tutte le famiglie trovano che le relazioni tra i membri della famiglia e l membro con ASD diventano difficili e spesso non gestibili, almeno in certi aspetti. Non siete soli, non è colpa vostra.

Il programma RDI® vuole “riportare” la relazione genitore-bambino e ristabilire un alto grado di normalità nel tempo in modo che il vostro bambino possa beneficiare di una stretta relazione con voi, il suo genitore, una relazione che sia soddisfacente per entrambe le parti. Per fare questo, dovete credere che potete veramente dare al vostro bambino ciò di cui ha bisogno per sentirsi felice e appagato e per riconquistare l’abilità di procedure su un percorso tipico di sviluppo.

La chiave per re-imparare l’assoluta importanza della vostra posizione nella vita del vostro bambino è capire l’idea di “partecipazione guidata”. Tutti i bambini in tutte le culture imparano a diventare competenti attraverso uno stretto coinvolgimento con gli adulti attorno a loro, che sono necessariamente già molto più competenti dei bambini. Attraverso una partecipazione guidata con attenzione in sistemi dinamici con voi, il vostro bambino imparerà non solo come fare le cose, ma, cosa più importante, come percepire, pensare e capire le persone e le situazioni attorno a lui e come capire e adattare se stesso.

Non c’è NESSUNO più qualificato di voi per aiutare il vostro bambino. C’è un legame innegabile, biologico e spirituale, tra genitore e bambino, che non potrà mai essere rotto e che forma il fondamento assoluto che deve essere seguito. Non c’è NESSUNO che ha più opportunità di voi, ogni giorno, per aiutare il vostro bambino. Voi siete con il vostro bambino quando il giorno comincia e quando finisce e anche per la maggior parte del tempo in mezzo. Siete anche voi che portate avanti la vostra casa, che fornisce una vasta gamma di frequenti opportunità per una partecipazione guidata in attività casalinghe. Siete voi che portate (o lo farete presto!) il vostro bambino a fare delle passeggiate nei dintorni, un’altra ricca fonte di possibili interazioni. Voi portate il vostro bambino agli appuntamenti, a scuola, a far visita agli amici e ai parenti. In breve, voi siete quasi in ogni posto dove va il vostro bambino. Non c’è NESSUNO in una posizione migliore di voi per guidare il vostro bambino e insegnargli la vita. Tutto quello di cui avete bisogno è (1) capire come farlo, (2) gli strumenti per farlo e (3) supporto “tecnico” ed emotivo continuo, compresa la sicurezza e la motivazione di continuare questo lavoro importante.

Molti genitori (soprattutto quelli che lavorano) diventano confuse su questo punto, soprattutto quando sono un po’ ansioni e hanno sentimenti di incompetenza e magari altre “depressioni” dovute alla presenza di ASD nella famiglia. Questi genitori potrebbero iniziare a dubitare di se stessi e pensare che il loro bambino starà meglio “nelle mani di esperti” o con un programma ABA di terapia comportamentale portato avanti a scuola e a casa da professionisti. Potrebbero pensare al proprio ruolo come a quello di dover guadagnare denaro per pagare i servizi professionali, o essere ricercatori a tempo pieno e/o avvocati del proprio bambino per ottenere i servizi esterni di cui ha bisogno, o forse essere il trasportatore a tempo pieno tra casa, scuola, fornitori di servizi e altri appuntamenti fuori dalla scuola.

Altri potrebbero alzare le mani in segno di resa dopo aver tentato tanto e tanto a lungo di “aiutare” il loro bambino che ha continuamente opposto resistenza al loro aiuto, mentr ealtri potrebbero dare ascolto alla famiglia, amici o professionisti che dicono che è inutile cercare aiuto, perchè i genitori non potranno mai essere dei validi terapisti dei propri bambini.

Il programma RDI® incoraggia i genitori confusi, scoraggiati o dubbiosi a dare ancora un’occhiata alla situazione, ma da un nuovo angolo: quello della partecipazione guidata. Usando come base la relazione Maestro/Apprendista, questo approccio permette ai genitori e dà loro potere di “rientrare nel campo di gioco” con il loro bambino. Inizierete ad imparare come presentare al vostro bambino modelli di regolazione che lo aiuteranno a portare organizzazione e prevedibilità nel suo mondo. Presto imparerete a inserire sempre più livelli di incertezza attraverso gli stessi modelli, sempre osservando e aiutando in modo che il vostro bambino non si senta mai sopraffatto ma non gli sia neanche permesso di rimanere in un sistema statico che non gli permette di muoversi e crescere. Durante questo cammino, imparerete nuovi strumenti, un nuovo modo di pensare e potrete ricevere sostegno guidato da un Consulente Certificato e anche un sostegno da altri genitori, grazie a diversi gruppi ondine. Voi POTETE e DOVETE sfidare il mito che i genitori non possono o non devono essere gli agenti primari per il cambiamento dei loro bambini ASD. Perché lasciare il potere e la guida dei genitori quando invece ce n’è più bisogno?

Scritto da Janet L. Bowden, M.A., M.F.T., RDI® Program Certified Consultant, Marzo 2006

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