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La prova lampante dell'autismo

Le persone con autismo spesso sembrano intrappolate nel loro mondo, incapaci di costruire relazioni interpersonali che gli altri invece fanno praticamente senza sforzo. Mentre i bambini con sviluppo normale interagiscono costantemente con gli aldulti – sorridono quando si sorride loro, hanno contatto oculare con gli altri, seguono la direzione dello sguardo delle altre persone – i bamini autistici spesso sembrano più interessati agli oggetti che alle persone, come hanno osservato in molti.

Negli anni 90 gli scienziati hanno scoperto i neuroni specchio – potenzialmente la base neurologica per la formazione di tali connessioni. I neuroni – che sono stati trovati nelle scimmie – si attivavano sia quando gli animali eseguivano un’azione, sia quando vedevano la stessa azione eseguita da qualcun’altro. Subito dopo i ricercatori hanno ipotizzato che una disfunzione nel sistema dei neuroni specchio potesse essere alla base dell’autismo.

"Se immaginate i deficit comportamentali e sociali che possano derivare da un malfunzionamento dei neuroni specchio, immaginate una patologia come l’autismo” dice Hugo Théoret, PhD, un professore di psicologia all’Università di Montreal.

Ma mentre molti nel campo seguono questa logica per quel che riguarda le difficoltà sociali nell’autismo, c’è meno accordo sul fatto che il ritardo mentale e i comportamenti ripetitivi legati al disturbo possano derivare da un sistema di neuroni specchio che funziona male. Theoret ipotizza che neuroni specchio non funzionanti possano portare a comportamenti ripetitivi, e ricercatori come Marco Iacoboni, MD, PhD—un professore di neuroscienze all’università della California, Los Angeles—credono che una incapacità ad imitare possano portare al ritardo mentale. Comunque, altri ricercatori, come Helen Tager-Flusberg, PhD, professore di anatomia, neurobiologia e psicologia alla Boston University, dichiarano che soltanto i deficit sociali possono essere causati da neuroni specchio non funzionanti.

Mentre gli scienziati devono ancora studiare e capire le precise funzioni del sistema dei neuroni specchio negli umani – e quali problemi possano essere causati da una disfunzione – una serie di nuove ricerche suggeriscono che i sistemi specchio delle persone autistiche non sono attivi come quelli di adulti normali. Per esempio, uno studio di Theoret, Tager-Flusberg e colleghi, pubblicato nel numero di Febbraio di Current Biology (Vol. 15, No. 3, pagg. 84–85), mostra che quando le persone autistiche guardano il movimento delle mani di altre persone, le loro aree di neuroni specchio si attivano meno rispetto alle aree di neuroni specchio nei cervelli di adulti normali.

"Questa [ricerca] potrebbe aiutarci a capire meglio lo sviluppo precoce dell’autismo” dice Tager-Flusberg. E, forse continuando, la ricerca sui neuroni specchio potrebbe portare a interventi comportamentali che “reinsegnino” ai neuroni come funzionare, o aiutare le persone con autismo a sviluppare sistemi compensatori, dichiara.

Limitazione nell’imitazione

Le teorie che si stanno sviluppando sul sistema specchio nel cervello umano suggeriscono che neuroni specchio malfunzionanti possano portare a grave disfunzione sociale, disabilità nell’apprendimento e forse anche comportamenti ripetitivi involontari, come muovere le mani e ripetere le parole degli altri.

L’imitazione sembra essere la funzione primaria dei neuroni specchio. Le persone senza neuroni specchio funzionanti avrebbero bisogno di analizzare il movimento prima di tentare di copiarlo, mentre coloro che hanno un sistema specchio funzionante lo farebbero automaticamente. In linea con questa teoria, una decade di ricerche ha dimostrato che le persone con autismo tendono ad avere difficoltà ad imitare gli altri, specialmente quando i movimenti sono complicati, dice Tager-Flusberg.

Poiché l’imitazione fornisce una ricca fonte di apprendimento, deficit nell’imitazione possono portare a ritardo mentale che si verifica con l’autismo il 75% delle volte, dice Iacoboni.

Nota anche che l’imitazione potrebbe anche fornire le basi per capire il comportamento e le emozioni degli altri.

"Quando vedete qualcuno esprimere tristezza, quello che fate è simulare nel vostro cervello la stessa attività neuronale che avreste se steste esprimendo tristezza con il vostro viso”, dice Iacoboni. “I neuroni motori quindi comunicano ai vostri centri emozionali e anche voi vi sentite un po’ tristi”.

Una ricerca non ancora pubblicata di Iacoboni e dei suoi colleghi suggerisce che, se istruite, persone con autismo ad alto funzionamento possono imitare le espressioni facciali degli altri, ma non sembra che usino il sistema a specchio cerebrale. Invece potrebbero analizzare coscientemente l’azione per imitarla, dice Iacoboni.

Inoltre, lo studio ha trovato che quando si attivano le aree specchio di adulti normali, si attivano anche i sistemi limbici – le aree del cervello associate con le emozioni. L’attività dei sistemi specchio sembra quindi portare un’imitazione del reale stato emozionale delle altre persone, dice Iacoboni. Ha scoperto però che le persone con autismo non mostrano attivazione del sistema limbico quando mimano le espressioni facciali degli altri.

Queste differenze nel funzionamento cerebrale potrebbero essere alla base delle difficoltà che molte persone con autismo sembrano avere nella relazione con gli altri e nella comprensione degli altri, nota Iacoboni.

Sintomi inspiegabili

Mentre molti ricercatori concordano sul fatto che una disfunzione del sistema specchio possa essere alla base dell’isolamento sociale dell’autismo, Théoret va oltre e ipotizza che un malfunzionamento dei neuroni ha effetti molto più estesi: lui fa infatti una dichiarazione controversa dicendo che i comportamenti ripetitivi dell’autismo possa derivare da un sistema specchio non regolato.

Negli adulti normali, il cervello probabilmente si oppone all’attivazione dei neuroni specchio sovrapponendo ulteriormente i segnali sul percorso motorio, dicono i ricercatori. Infatti, l’imitazione involontaria tra le persone con lesioni cerebrali suggerisce che la sovrapposizione di segnali potrebbe avvenire nella corteccia prefrontale, in base alle ricerche dell’Università della California, Los Angeles, professore Mario Mendez, MD, PhD, e altri. Le persone con autismo e alcune persone con lesioni cerebrali potrebbero avere un sistema di sovrapposizione danneggiato, cosa che causa l’agitazione delle mani o altri comportamenti stereotipati, dice Théoret.

Altri ricercatori ribattono dicendo che i neuroni specchio malfunzionanti sono alla base solo dei deficit sociali dell’autismo.

"Il sistema dei neuroni specchio è affascinante perchè ha una funzione precisa”, dice Tager-Flusberg. "Se si inizia a mettere tutto in relazione con questo sistema, perde ogni tipo di importanza teoretica."

Lei dichiara che la ripetitività, l’auto-lesionismo, le abitudini compulsive e gli interessi limitati che sono propri delle persone con autismo non possono essere spiegate facilmente con una disfunzione dei neuroni specchio.

Inoltre, i ricercatori devono ancora teorizzare come i neuroni specchio possano sostenere un colpo concentrato, lasciando altre aree del cervello non toccate, dice Sally Rogers, PhD, un professore di psichiatria e scienze comportamentali all’Università della California, Davis.

Lei dichiara "I neuroni specchio non sono localizzati in una particolare struttura del cervello – non si sviluppano in un determinato periodo".

Mentre la ricerca sui sistemi specchio è ancora agli inizi, la possibilità che una disfunzione dei neuroni specchio possa essere responsabile per forti deficit sociali dell’autismo ha eccitato molti ricercatori.

"Ogni volta che troviamo qualcosa che non funziona bene, questo apre la porta a tante possibilità su come potremmo far funzionare meglio il sistema” dice Théoret. "Ma siamo ancora lontani dalla meta."

 

http://www.apa.org/monitor/oct05/autism.html

La prova lampante dell’autismo?

Una nuova ricerca suggerisce che un malfunzionamento nel sistema dei neuroni specchio potrebbe essere la causa dell’isolamento sociale dell’autismo.

di SADIE F. DINGFELDER
Monitor Staff

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